FASE 2: QUALE FUTURO?

La Conf.I.P.E.Gel. chiede regole certe e maggiore tutela per gli imprenditori delle nostre aziende

Con la Fase 2, il territorio prova a ripartire: alcune attività stanno riaprendo ma ce ne sono tante altre che ancora non sanno se e quando potranno riaprire. Anche se alcuni ristoranti, pasticcerie e gelaterie potranno rioganizzarsi tramite il take away o il delivery, c’è molta incertezza per il futuro su regole certe e norme da adottare. E sono in tanti che senza una vera tutela e sicurezza non potranno assicurare il servizio.

La Conf.I.P.E.Gel. (Confederazione Italiana Pubblici Esercizi, Pasticcerie, Gelaterie ed Esercizi Similari) ha raccolto i messaggi preoccupati di numerosi commercianti che ancora oggi stanno aspettando la liquidità promessa e mai arrivata, per capire quanti – tra dipendenti e collaboratori – potranno realmente tornare a lavorare, quali strumenti saranno necessari per assicurare il distanziamento, che tipo di igienizzante usare, quale plexiglass installare…

Ma ciò che preoccupa di più è proprio il futuro economico: chi chiede prestiti (se ha delle valide garanzie) li riceve con tassi di interesse non sempre sostenibili. Altri si rivolgono ad usurai con prezzi molto alti per la restituzione.

«Chiediamo delle risposte concrete e soprattutto maggiore tutela dalle istituzioni a livello nazionale. Quello che oggi preoccupa non è solo il fatto che un commerciante sia costretto a ricorrere a soggetti malavitosi, disposti a prendere il controllo dell’attività, qualora non ottengano la restituzione del prestito con interessi al limite dell’immaginazione, ma anche il senso di disagio sociale che lo stesso commerciante si trova ad avere di fronte alla eventualità di non riuscire a riaprire: anni di sacrifici, progetti, portati avanti anche da più di una generazione, rischiano di andare in fumo se non ci saranno sicure garanzie. E non si potrà dare la colpa solo al Covid-19».

Così in una nota Emanuele Di Biase e Alessandro Algieri, Presidente e Segretario Nazionale della Ccnf.I.P.E.Gel, che vuole dare voce a Pasticcieri, della Gelatieri e artigiani e imprenditori del mondo della Somministrazione. «Siamo pronti a mettere in pratica azioni concrete su tutto il territorio per difendere il nostro futuro di imprenditori e per permettere ai cittadini di poter tornare a sorridere e a essere uniti dentro ogni locale».

Per maggiori informazioni

CONFIPEGEL

www.confipegel.it

email: press@confipegel.it

Alessandro Algieri